Una lavoratrice – in servizio quale Dirigente Amministrativo, con l’incarico di direzione dell’Area “Affari Anagrafici, Economici e Promozionali” e quello di “Conservatore del Registro delle Imprese”, presso una Camera di Commercio della Regione Emilia Romagna – si è, di recente, rivolta allo Studio Legale Nouvenne, lamentando di essere stata sottoposta, negli ultimi quattro anni, a condizioni di super-lavoro.

Tali condizioni di super-lavoro si sono, in particolare, estrinsecate:

  1. nell’affidamento alla lavoratrice di incarichi di direzione di assai rilevante entità, sia per quantità, sia per complessità dei connessi adempimenti, in assenza di uno Staff di supporto;
  2. nell’essersi, quindi, la lavoratrice vista costretta, al fine di portare a compimento le singole pratiche, a “portarsi il lavoro a casa”, prestando, così, attività lavorativa anche in orari notturni e nei giorni festivi; c) nell’essere stata la lavoratrice tenuta a prestare una media di 10/11 ore di lavoro al giorno per 5 giorni alla settimana.

In conseguenza della predetta condizione di super-lavoro la lavoratrice lamentava di aver sviluppato, tra l’altro, una sindrome ansioso-depressiva di natura reattiva, attestata da certificazione medica specialistica, sindrome da porsi, quindi, in nesso di derivazione causale con la precitata condizione di super-lavoro.

Lo  Studio Legale Nouvenne ha espresso il parere secondo cui nel caso in esame sussistono i presupposti per inviare, in prima battuta, una diffida alla Camera di Commercio datrice di lavoro, mediante cui rivendicare il risarcimento dei danni di natura non patrimoniale (in termini di danni morali ed esistenziali, nonché alla salute psico-fisica) sofferti dalla lavoratrice in conseguenza del sopradescritto stato di super-lavoro; e, in seconda battuta, laddove la diffida non venisse riscontrata o venisse riscontrata negativamente dalla Camera di Commercio, per procedere con un ricorso al Giudice del Lavoro territorialmente competente.

Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza (sia in sede stragiudiziale, sia, eventualmente, in sede giudiziale) in favore di quei Lavoratori del Settore Pubblico che fossero eventualmente interessati.