Nell’ambito di quella che può ormai, a buon diritto, definirsi la “storia infinita” del diniego di nulla osta alla mobilità, lo Studio Legale Nouvenne ha, di recente, affrontato il caso di una dipendente di un Comune della Regione Marche, con la qualifica di Istruttore Amministrativo ed anzianità di servizio superiore a cinque anni, la quale, essendo risultata, nel corso del tempo, vincitrice di più procedure di mobilità verso altri Enti locali della medesima Regione ed avendo presentato al proprio Ente Pubblico datore di lavoro le relative richieste di rilascio del nulla osta preventivo alla mobilità, si era sempre vista negare tale nulla osta, sulla base di motivazioni legate ad una (presunta) carenza di personale nella qualifica di appartenenza della lavoratrice.

Senonchè, ad altri lavoratori, di pari qualifica della lavoratrice, alcuni dei quali appartenenti, addirittura, al medesimo Settore e con minor anzianità di servizio rispetto a quella della lavoratrice, tale nulla osta era stato concesso.

Lo Studio Legale Nouvenne ha, pertanto, espresso il parere secondo cui sussistono, nel casi in esame, le condizioni per l’invio (quantomeno) di una diffida stragiudiziale, al fine di richiedere la revoca e/o l’annullamento del diniego di nulla osta alla mobilità, stante la evidente natura discriminatoria del diniego (o meglio dei dinieghi) in questione.

Ed invero, l’Amministrazione Pubblica datrice di lavoro ha assoggettato la lavoratrice senza alcuna valida motivazione, ad un trattamento diverso (e deteriore) rispetto a quello concesso ad altri dipendenti che si trovavano nella stessa identica situazione.

Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza sia stragiudiziale, sia, eventualmente, giudiziale, in favore di quei Dipendenti Pubblici che si siano visti negare il nulla osta alla mobilità.