Lo Studio Legale Nouvenne ha, di recente, affrontato il caso di due Collaboratori Professionali SanitariInfermieri, entrambi inquadrati nella Categoria D del CCNL Sanità, ed entrambi dipendenti di due Aziende Ospedaliere, l’una sita in Lombardia e l’altra nel Lazio, i quali avevano contestualmente presentato domanda di mobilità di compensazione.

Senonchè, mentre l’Azienda Ospedaliera laziale aveva accolto la richiesta di mobilità compensativa di uno dei due infermieri (quello alle dipendenze dell’Azienda Sanitaria lombarda), quest’ultima ha, invece, respinto la richiesta dell’altro lavoratore di fare il percorso inverso, con la seguente motivazione:”valutato il curriculum”.

Lo Studio Legale Nouvenne ha espresso il parere secondo cui la motivazione posta a fondamento del diniego (“valutato il curriculum“) si traduce in una motivazione solo apparente, poichè non spiega, a ben vedere, cosa, in concreto, “non vada” nel curriculum e, in ogni caso, appare infondata, in quanto contrasta con il dato obiettivo risultante dal curriculum in questione, che attesta un percorso lavorativo significativo e, tra l’altro, ben più “corposo” di quella dell’altro infermiere coinvolto nella procedura di mobilità compensativa e che verrebbe sostituito.

Pur consapevole dell’ampia discrezionalità di cui la P.A. gode in materia di mobilità compensativa, lo Studio Legale Nouvenne ha consigliato l’invio di una diffida all’Azienda Ospedaliera lombarda, al fine di intimare la revoca del diniego e, quindi, ottenere il rilascio del nulla osta.

Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza, sia stragiudiziale, sia, eventualmente, giudiziale, in favore di quei dipendenti della Sanità Pubblica che si siano visti negare il nulla osta alla mobilità compensativa.