Con l’espressione licenziamento ritorsivo (o per ritorsione) si fa riferimento alle ipotesi in cui il Datore di Lavoro procede al licenziamento di un lavoratore solo apparentemente per una giusta causa o per un giustificato motivo (oggettivo o soggettivo che sia), ma, in realtà, per punirlo per qualcosa che esso lavoratore abbia detto o fatto e che sia risultato sgradito al Datore di Lavoro.

La casistica è molteplice e variegata (dal lavoratore licenziato perché ha promosso una raccolta-firme contro il datore di lavoro per richiedere miglioramenti delle condizioni lavorative; al lavoratore licenziato perché ha deciso di affiliarsi ad un Sindacato; al lavoratore licenziato per aver rivolto plurime istanze ai vertici aziendali al fine di ottenere mansioni compatibili con le di lui condizioni di salute; al lavoratore licenziato per avere espresso critiche sull’operato dei vertici aziendali ecc.).

Il licenziamento per ritorsione è nullo e, come tale, da’ diritto al lavoratore illegittimamente licenziato di essere reintegrato nel posto di lavoro, oltre che al pagamento di tutte le retribuzioni maturate dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegra.

La prova della natura ritorsiva del licenziamento, spesso non facile da dare, grava interamente sul lavoratore e, secondo l’insegnamento della giurisprudenza, può essere fornita anche mediante presunzioni.

Lo Studio Legale Nouvenne ha, di recente, affrontato il caso di un lavoratore – assunto come impiegato con funzioni direttive ed al quale, in corso di rapporto, era stato attribuito il ruolo di R.S.P.P. – che è stato licenziato per aver espresso ripetute critiche ed osservazioni nei confronti del Presidente del C.d.a. della Società datrice di lavoro in ordine alla non conformità delle procedure aziendali in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Lo Studio Legale Nouvenne si offre per la relativa assistenza (sia stragiudiziale che, eventualmente, giudiziale), in favore di quei lavoratori che fossero interessati ad impugnare un licenziamento ritorsivo.