Lo Studio Legale Nouvenne viene, spesso, richiesto di un parere sul “cosa fare” nel caso in in cui la Pubblica Amministrazione di appartenenza del lavoratore ometta di pronunciarsi (entro il termine fissato) in ordine alla richiesta di rilascio del nulla osta alla mobilità promanante dell’Ente pubblico di destinazione.
L’ultimo caso affrontato dallo Studio Legale Nouvenne ha riguardato un Agente di Polizia Locale di un Comune del Nord Italia, il quale è risultato vincitore di una procedura di mobilità indetta da un altro Comune, sempre del Nord Italia.
Senonchè il Comune di appartenenza dell’Agente di Polizia Locale ha omesso di pronunciarsi formalmente (essendosi il Comandante del Corpo limitato ad un diniego verbale del nulla osta, come tale giuridicamente irrilevante) sulla richiesta, proveniente dal Comune di destinazione, di far pervenire il relativo nulla osta entro un dato termine perentorio.
Lo Studio Legale Nouvenne ha espresso il parere secondo cui il silenzio dell’Amministrazione di appartenenza possa essere interpretato come assenso, e, quindi, equiparato ad una formale comunicazione di nulla osta, e tanto in virtù del c.d. Decreto “Brunetta” (D.L. 9/6/2021 n. 80, convertito in Legge n. 76/2021) che, in via generale e fatte salve determinate eccezioni, ha eliminato l’obbligo del preventivo nulla osta dell’Amministrazione di appartenenza in materia di mobilità del dipendente pubblico.
Mentre, ad analoga conclusione non potrebbe pervenirsi per i dipendenti pubblici del Comparto della Sanità e della Scuola, la cui disciplina non è stata modificata dal predetto Decreto, rimanendo, quindi, necessario in tali Comparti, il preventivo nulla osta dell’Amministrazione di appartenenza; per cui all’eventuale silenzio dell’Amministrazione di appartenenza non potrebbe annettersi valore di silenzio-assenso.
Resta, comunque, che tale silenzio dell’Amministrazione di appartenenza, e, quindi, il mancato riscontro alla richiesta di nulla osta, configura certamente una violazione degli obblighi di buona fede e correttezza che devono permeare anche il rapporto di lavoro pubblico ed espone l’Ente Pubblico datore di lavoro ad una possibile richiesta di risarcimento dei danni (patrimoniali e non) che possono esserne derivati.
Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza, sia stragiudiziale che (eventualmente) giudiziale, in favore di quei dipendenti del Settore Pubblico che fossero interessati.
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