Lo Studio Legale Nouvenne è stato, di recente, incaricato della relativa assistenza da parte di un impiegato con funzioni direttive – dipendente a tempo indeterminato di un’Azienda Farmaceutica Multinazionale – il quale, per aver criticato, sia verbalmente che per iscritto, l’introduzione di nuove procedure operative, siccome, a suo dire, tali da creare aggravio di lavoro, anziché snellimento dei carichi e dei tempi, è stato ripetutamente convocato nell’ufficio del Direttore Generale e ivi, alla presenza, del Responsabile delle Risorse Umane, minacciato – come da registrazioni dei colloqui in possesso del lavoratore – di conseguenze disciplinari, ivi compreso il licenziamento, oltre che di esclusione dai premi aziendali, nel caso in cui non si fosse pubblicamente (vale a dire di fronte ai colleghi di lavoro) “rimangiato” le proprie critiche.
Lo Studio Legale Nouvenne ha espresso il parere secondo cui la suddetta condotta datoriale possa essere configurata in termini di “mobbing” – in quanto, evidentemente, animata dall’intento di indurre il lavoratore a rassegnare le proprie dimissioni dal rapporto di lavoro – e, conseguentemente, possa essere fonte di responsabilità risarcitoria, sia in termini di danni patrimoniali, sia in termini di danni non patrimoniali, a carico della Società datrice di lavoro.
Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza, sia in sede stragiudiziale, sia, eventualmente, in sede giudiziale per quei lavoratori, sia del settore privato, sia del settore pubblico, che fossero interessati.
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