Lo Studio Legale Nouvenne, nell’ambito del proprio contenzioso “seriale” contro i dinieghi di nulla osta alla mobilità, sta cominciando, con soddisfazione, a constatare, che, quantomeno nel Comparto della Sanità Pubblica, le Aziende Sanitarie, una volta ricevuta la lettera di impugnazione stragiudiziale del diniego di nulla osta, si dimostrano disponibili, se non a revocare (immediatamente) il diniego, perlomeno a rivedere (in tempi brevi) la propria posizione di (originaria) chiusura; laddove, al contrario, in un recente passato, le stesse Aziende sanitarie tendevano a riscontrare negativamente, o nemmeno riscontravano, le suddette impugnazioni stragiudiziali.
Risalgono, infatti, alle scorse settimane un paio di provvedimenti, con cui due Aziende Sanitarie (una sita nella bassa lombarda e l’altra ubicata in Trentino-Alto Adige) – visto il contenuto delle lettere di impugnazione stragiudiziale dei dinieghi di nulla osta alla mobilità (lettere di impugnazione inviate, rispettivamente, in un caso, nell’interesse di un’Infermiere, con la specifica posizione di “Infermiere di Famiglia” – vicenda, questa, di cui si è dato conto in uno degli ultimi contributi pubblicati – e, nell’altro caso, nell’interesse di un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica) – hanno comunicato allo Studio Legale Nouvenne la propria disponibilità ad accogliere le richieste di nulla osta al trasferimento presentate dai due lavoratori; nel primo caso, una volta che fossero maturate le condizioni per reclutare nuovo personale in sostituzione; mentre, nell’altro, una volta che si fosse completata una procedura concorsuale in fase di prossima ultimazione; il tutto, comunque, entro e non oltre i termini per il trasferimento (nel caso concreto, scadenti tra la fine del mese di marzo e i primi giorni del mese di aprile p.v.) fissati dalle Aziende Sanitarie di destinazione.
Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza, sia stragiudiziale, sia, eventualmente, giudiziale, in favore di quei Dipendenti Pubblici, in particolare, del Comparto della Sanità, che si siano visti negare il nulla osta alla mobilità.
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