Nell’ambito dell’assai frequente contenzioso in materia di dinieghi di nulla osta alla mobilità, lo Studio Legale Nouvenne è stato, di recente, richiesto dell’assistenza da parte di un “Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di lavoro”, dipendente del Ministero della Salute, inquadrato nell’Area “Funzionari Salute – Famiglia professionale sanitaria”, con sede di servizio presso un UVAC PCF sito nella Regione Liguria, il quale, avendo partecipato ad un Bando di mobilità indetto da un’Azienda Sanitaria Locale della Regione Puglia ed essendosi utilmente collocato in graduatoria, si è visto negare il nulla osta alla mobilità da parte del Ministero datore di lavoro, con la seguente motivazione: ”carenza della figura professionale di Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro“.

In sede di diffida stragiudiziale lo Studio Legale Nouvenne ha eccepito l’illegittimità e, comunque, l’infondatezza, del diniego di nulla osta alla mobilità in questione, sotto svariati profili e, pertanto, ha intimato al Ministero datore di lavoro la revoca e/o l’annullamento del diniego di nulla osta.

Ed invero, lo Studio Legale Nouvenne ha evidenziato, tra l’altro, che la dedotta “carenza di organico”, oltre a non poter essere considerata grave, risultava, comunque, genericamente invocata, non esistendo alcun documento ufficiale che stabilisca quale debba essere la dotazione organica – con riferimento al profilo professionale in questione (“Tecnico della prevenzione  nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”) – dello specifico Ufficio di assegnazione del lavoratore.

Trattasi, in ogni caso, di motivazione (manifestamente) infondata, oltre che contraddittoria, atteso che, da un lato, l’Ufficio di assegnazione del lavoratore, in questi anni, ha sempre garantito una piena operatività ed efficienza del servizio; e che, dall’altro, la prossima presa di servizio, in regime di comando, “a decorrere dal 14 aprile 2025” di un dipendente di un’ASL della Regione Liguria, con il medesimo profilo professionale del lavoratore, consentirà, con ogni evidenza, di sopperire al trasferimento del medesimo.

Al momento della pubblicazione del presente contributo il Ministero datore di lavoro non ha ancora preso posizione rispetto alla diffida.

Lo Studio Legale Nouvenne ha inviato analoga diffida anche all’ASL di destinazione, intimando la conservazione del posto in organico al lavoratore, con riserva o in “soprannumero”, sino a che la controversia con il Ministero non si sia risolta e riservandosi, in difetto, di chiedere il relativo risarcimento dei danni.

In uno dei prossimi contributi si darà conto degli esiti della controversia.

Lo Studio Legale Nouvenne si offre, quindi, per la relativa assistenza, sia stragiudiziale, sia, eventualmente, giudiziale, in favore di quei dipendenti pubblici che si siano visti negare il nulla osta alla mobilità.